domenica 25 gennaio 2009

Diritto D'autore nel fashion: ed è già dibattito.

Negli Stati Uniti è in corso un dibattito circa il plagio nel mondo della moda. Ad essere presi di mira, chiaramente, in primo luogo sono i grandi colossi del low cost: Inditex (alias Zara, Bershka, Mango etc) ed H&M accusati di riprodurre capi da sfilata con materiali meno pregiati e rifiniture meno costose facendo, in questo modo, felici milioni di fashion victim.
Già nel 2007 il corrispondente americano della nostra Camera Della Moda, ossia il Council of American Designers, aveva già proposto una legge atta a proteggere le creazioni degli stilisti a mò di opere d'arte. Parlando in termini pratici: una sorta di diritto d'autore applicato al fashion. Tra le opinioni contrastanti, l'unico dato certo è che, naturalmente, a pagare le spese di questa legge sarà chi , oggi, si serve proprio di Zara ed H&m per possedere i MUST di stagione a prezzi modici.
"L'errore non è vendere moda a prezzi accessibili," ha detto Miuccia Prada "bensì pensare che per farlo si possa prendere l'intuizione creativa di uno stilista e produrla con materiali e finiture meno preziose, o apportando piccole modifiche. Questa è una scorciatoia. Ma la moda, se tale vuole definirsi, come ogni processo creativo non ammette scorciatoie...".
Vorrei condividere con voi una mia riflessione.
A mio avviso il low cost che copia l'alta moda ci può anche stare. Sarà che mio padre non è Silvio Berlusconi, sarà che il mio cognome non è Hilton, riesco facilmente ad apprezzare e seguire la corrente "RISPARMIA MA CONSERVA IL FASHION APPEAL" .
Quello che non riesco a condividere, invece, è l'alta moda che copia l'alta moda. Miuccia Prada non ammette scorciatoie, e afferma quanto sopra riportato riferendosi ad H&M e Zara .. Ma non ha certo speso una parola in merito alla faccenda Dolce&Gabbana vs Giorgio Armani.
Pare proprio che i due stilisti abbiano spudoratamente copiato un paio di pantaloni in tessuto matelassè della Collezione 2008 Emporio Armani, proponendola quest'anno alle sfilate. I cari Domenico Dolce e Stefano Gabbana quest'anno avevano già iniziato a deludermi con quelle camicette abbastanza sciatte in raso, ma adesso con la copia non di uno stilista qualunque, ma "DELLO STILISTA" , hanno proprio superato se stessi.
Arrivo al punto. E' più criticabile, secondo voi, una Multinazionale Low Cost che propone un prodotto copiato, o ispirato che sia, alle passerelle, oppure una casa di moda che copia un'altra casa di moda?
Se voi foste degli stilisti, vi infuriereste di più se una persona che non può permettersi di comprare un trench Burberry a 1200Euro ne acquista uno simile di Zara a 79euro e 90, oppure se la stessa persona a parità di prezzo acquisti un trench di un brand che copia i vostri capi?

3 commenti:

  1. Ottima riflessione. Per parere personale, il plagio lo si ha tra concorrenti diretti, è impensabile "reputare plagio" o addirittura pagagonare un'idea di Miuccia Prada o di altri con un low cost. Il low cost deve esserci, è parte della società moderna, dunque se esiste per le compagnie aeree può starci anche nella moda, a patto che il i capi non sia clonati, ma soli ispirati ai grandi. inoltre mi permetto di dire che per quanto riguarda i low cost delle compagnie aeree, il risultato può essere "pericolo per i passeggeri" data la mancanza di qualità , ma nella moda e nell'arte in generale, il low cost riempie di gioia chi nn è abituato a passeggiare per negozi con carte di credito american express di platino o addirittura di colore nero.... ma qst è solo la mia idea.

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  2. In tutta sincerità, ammiro molto Miuccia Prada, per la raffinatezza e l'eleganza delle sue collezioni, ma mi è caduta in basso con questa affermazione, in fondo la moda è per tutti e non per pochi che possono permettersi di spendere cifre altissime per un solo capo. Io con 1200 euro di trench coat Burberry mi faccio un guardaroba nuovo da H&M, e chi mi conosce sa che ho visto milioni di sfilate per andare poi alla ricerca di mise "simili" nei suddetti Low Cost. E in questo non ci vedo niente di male e soprattutto non c'è da vergognarsi. Se Prada si sente presa in causa sul fatto che H&M e Mango abbiano "copiato" un suo completo in pizzo, forse si deve chiedere se è il caso di prendersela con un marchio o con se stessa: quei completi girano attorno ai 50 euro (H&M: 20 euro circa la maglia e 30 la gonna se non ricordo male, mentre il tuo bel vestito caro Miuccia?? Quanto costa??..Altro da aggiungere!?
    Complimenti cara, bel post! :)

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  3. spezzo una lancia in favore di miuccia prada: l'avrà detto in un momento in cui, magari, l'economia non gira nel verso giusto e allora ci si appiglia a qualcosa. un pò come gli allenatori che si appigliano alle decisioni arbitrali quando la squadra non gioca come dovrebbe. detto questo, alla base della mia affermazione ci sono dichiarazioni di miuccia, di qualche tempo fa, quando le cose andavano meglio...in cui si leggeva senza mezzi termini ke x lei non c'era cosa più allietante di portare le nipotine (figlie della sorella) da zara bimbo a scegliere un pò di cose in modo da far dare alle bimbe il giusto valore ai soldi. ke detto da lei...è una bella cosa!

    ps: gran bel blog, a mio avviso dovresti un pò pubblicizzarlo, linkarlo su fb etc etc

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