venerdì 13 febbraio 2009

Sindrome da Shopping Compulsivo

Avete presente il passare ,magari per caso , davanti alla
vetrina di un negozio e pietrificarsi a guardarla ed essere sopraggiunti da una
voglia irrefrenabile di prendere la carta bancomat, entrare e
prosciugarla?
Ecco , a me capita sempre. E , ahimè, la voglia irrefrenabile,
più o meno sempre si concreta nell'acquisto.
Mi sono documentata a riguardo e Wikipedia chiama questo
"disturbo" SINDROME DA SHOPPING COMPULSIVO.

Recita così:
"Lo shopping compulsivo (o acquisto compulsivo) è un tipo di disturbo
ossessivo-compulsivo. I soggetti che presentano questo disturbo, soprattutto
donne di giovane età, se inizialmente comprano per il piacere che si ricava da
un nuovo acquisto, in seguito riportano uno stato di tensione crescente, ed il
desiderio di comprare diventa un impulso irrefrenabile. In seguito all’acquisto
compulsivo di oggetti d'ogni tipo, che il più delle volte vengono messi da parte
o regalati oppure buttati via, si riscontrano molto spesso sentimenti di colpa e
vergogna. È stata in particolare la studiosa statunitense S.L. McElroy ad
occuparsi di questo fenomeno, proponendo i seguenti criteri diagnostici per
distinguere le persone che praticano lo shopping come una normale attività, da
quelle per cui esso assume caratteristiche patologiche: La preoccupazione,
l’impulso o il comportamento del comprare non adattivi esperiti come
irresistibili, intrusivi o insensati; comprare frequentemente al di sopra delle
proprie possibilità oggetti inutili (o di cui non si ha bisogno), per un periodo
di tempo più lungo di quello stabilito. La preoccupazione, l’impulso o l’atto
del comprare causano stress marcato, fanno consumare tempo, interferiscono
significativamente con il funzionamento sociale e lavorativo o determinano
problemi finanziari (indebitamento o bancarotta). Il comprare in maniera
eccessiva non si presenta esclusivamente durante i periodi di mania o ipomania. "

Molte volte, è vero, lo ammetto, porto a casa oggetti che non userò, vestiti
che guardandoli bene non corrispondono ai miei gusti. All'attimo dopo la presa
di coscienza sussegue sempre la stessa domanda: Perchè l'ho comprato?
Il tutto si riduce in quella che io chiamo "Bontà d'acquisto" e cioè
l'acquistare l'oggetto che tra quelli presenti nel negozio mi piace di più ma
che,avulso da quel contesto , magari in un altro negozio davvero pieno zeppo di cose belle,non avrebbe catturato neanche il bencheminimo sguardo.
Insomma, una sorta di contentino, ecco.

Ci sono dei giorni, però, in cui magari l'oggetto che cattura la
nostra attenzione è esattamente ciò che vogliamo in quel momento e allora
l'acquisto diventa indispensabile. Per poter tornare a casa con una nuova borsa da presentare alle altre, scegliere il suo posto nell'armadio, provarla e riprovarla davanti allo specchio e, infine, indossarla 1, 10, 100 mila volte.

Eccovi la dimostrazione che non sempre lo shopping compulsivo
genera effetti negativi:




Si chiama "So cool" by Victor & Rolf ed io la adoro ogni giorno di più.

3 commenti:

  1. MERAVIGLIOSA! se lo shopping conpulsivo può fare tanto allora spero di ammalarmi anche io!! ihihi.. cmq davvero complimenti è una borsa stupenda, di classe e chic.
    xoxo
    Gossip Girl

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  2. C'ero io con lei in qst momento magico della sua vita! ihihihi
    Comprata da deliberti....Ps in quel momento iniziò anke il mio male per le scarpe di Lanvin giusto x restare in tema di convulsioni da shopping....solo che io per averle ho dovuto aspettare 2 mesi...ma oa sn mie!ahhahahahahah

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